Al Gran Cafè Chantant - Compagnia dei Teatranti Bisceglie

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Al Gran Cafè Chantant

BREVE TRAMA
Al Gran Cafè Chantant  narra gli espedienti per campare di due coppie di teatranti di prosa classica alle prese con la "crisi del settore" di inizio novecento a causa dello straripante successo di una nuova forma di spettacolo, appunto il cafè chantant o in italiano caffè concerto, per lo più formato da numeri di arte varia (recitazione, canto, ballo, giochi di prestigio ecc.) e rappresentato in locali nei quali si potevano consumare bibite e generi alimentari nel corso dello stesso spettacolo. Ai predetti artisti si aggiunge un pout-pourri di personaggi con le loro miserie e le loro vittorie, tra scappatelle, guapperie e discutibili ambizioni artistiche, il tutto condito da esibizioni canore dal vivo, battute e divertenti gags per sorridere ed allo stesso tempo riflettere su un particolare momento di crisi etico-sociale del tempo, sotto certi aspetti simile a quello dei giorni nostri.

NOTE DI REGIA
Come è noto, Eduardo Scarpetta era aspramente bersagliato dalla critica francese per le riduzioni fatte su moltissime pochades, come Bébé, I trenta milioni di Sir Gladiator o Mademoiselle Nitouche, giusto per citarne alcune. Ma nel volume Dal San Carlino al Fiorentini da lui stesso scritto, quasi a discolparsi per questa sua mania, dimostra al lettore che il merito del successo delle sue pièces non va ai veri autori dei testi ma al riduttore. La definizione che egli stesso fornisce del termine riduzione è quantomeno curiosa: “Ridurre significa spesso ricostruire, rifare. E per ricostruire, rifare ed ottenere un successo è indispensabile, prima di accingersi all’opera, rivivere tutta intera la pochade che si vuole ridurre, nell’ambiente del teatro pel quale si scrive”. E per quanto riguarda le compagnie che mettevano o avrebbero messo in scena questo repertorio, l’autore diceva: “Non sono i bravi attori che mancano alle compagnie, né vi manca quell’abate mento (l’affiatamento) che tanto contribuisce alla buona riuscita di ogni lavoro teatrale, in ispecie se di genere brillante; ma spesso manca in esse il capo comico che supplisca al buon riduttore o traduttore della pochade che si vuol rappresentare”. Ebbene, quale regista e capo comico della Compagnia dei Teatranti, in questa occasione mi sono cimentato non nella riduzione di una pochade francese ma in quella della sua Lu cafè chantant, portandola da 3 a 2 atti; ricostruendo, rifacendo, persino aggiungendo del mio al testo originale ed infine adattando la performance recitativa di ogni singolo attore al gradimento di un pubblico sicuramente diverso da quello di fine ‘800, periodo in cui l’opera fu scritta.

MUSICHE
1) M. Costa - ‘A frangesa (1894)
2) G. Capurro, S. Gambardella - Lilì Kangy (1905)
3) S. Gambardella, A. Califano - Ninì Tirabuscio (1911)
4) A. Califano, E. Cannio - ‘O surdato ‘nnammurato (1915)
5) Dole, V. di Chiara - La spagnola (1926)
6) L. Bovio, F. Albano - Zappatore (1928)
7) L. Schild - Laugh (1930)
8) L. Schild - Effect (1930)
9) L. Schild - Beatiful Lady (1930)

 
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